La menopausa e l’andropausa sono condizioni fisiologiche del nostro organismo che ci segnalano che stiamo invecchiando

Esistono delle differenze tra le malattie che colpiscono l’uomo e la donna durante la loro vita. Una delle principali è il rischio cardiovascolare che è molto più alto nell’uomo fino ai 50/55 anni rispetto alla donna . Le cose cambiano con la premenopausa e la menopausa a causa  della diminuzione degli estrogeni nella donna e del testosterone nell’uomo Questi ormoni sono importanti  perchè oltre alla loro funzione a livello sessuale  modulano anche il metabolismo lipidico e glucidico.

Una donna viene definita in menopausa quando le mestruazioni spontanee sono interrotte per 12 mesi. La menopausa si verifica quando le ovaie smettono di produrre gli ormoni riproduttivi (estrogeni), e quindi non rilasciano più gli ovociti.

La menopausa comporta la comparsa di sintomi più o meno accentuati. Si può presentare:  un accumulo di grasso addominale,  un aumento di peso, una funzione endoteliale (cellule che rivestono le vene e le arterie) peggiorata per la carenza di estrogeni con aumentata rigidità arteriosa, un’ alterazione della pressione arteriosa, un aumento dei grassi nella parete arteriosa, una maggiore fragilità delle ossa con comparsa di osteoporosi. Può comparire o peggiorare la depressione. Si altera il microbiota intestinale con aumento della permeabilità della parete intestinale e la conseguente  penetrazione attraverso di essa di batteri e di sostanze tossiche che possono così immettersi nel circolo sanguigno . L’accumulo di grasso viscerale porta ad una aumentata produzione  di proteine proinfiammatorie che favoriscono lo sviluppo di una infiammazione cronica di basso grado. I disturbi metabolici aumentano del 60% durante la menopausa con una alterazione del metabolismo glucidico e diminuzione della sensibilità all’insulina.  Si accelera così  lo sviluppo dell’insulinoresistenza e dell’iperinsulinemia  con tutte le sue conseguenze.

Anche nell’uomo con l’età, dopo i 50 anni, avvengono dei mutamenti ormonali.  E’ l’andropausa cioè una sindrome clinica legata al calo fisiologico e graduale della produzione degli ormoni sessuali maschili (androgeni) da parte dei testicoli. A differenza della donna l’andropausa non si manifesta per forza in tutti gli uomini, anzi in genere è colpito il 2,1% della popolazione maschile. I sintomi sono meno violenti rispetto a quelli manifestati dalla donna ma hanno comunque un effetto sull’organismo e possono essere  sia di natura sessuale, come ad esempio calo del desiderio ed erezioni assenti o modeste, sia di tipo fisico, con aumento di peso, alterazioni cutanee e riduzione dei peli corporei.    Aumenta il tessuto adiposo addominale, compare una ginecomastia (aumento del volume del seno) ma il problema più importante è l’ipertrofia prostatica benigna con disturbi urinari sempre più importanti. Aumenta lo stato di infiammazione cronica di basso grado.

In entrambi i sessi è utile una attività fisica costante, l’assunzione di cibi  come  porro, verza, broccoletti, leguminose meglio se assunti a crudo o appena bolliti. Si può usare l’acqua di queste cotture per cuocere altri cibi. Gli alimenti che possono peggiorare o accelerare  i sintomi  sono carne rossa in eccesso, dolci, alcoolici,  soia, dolci raffinati, abuso di riso che produce grasso. Quando ritenuto necessario il medico può consigliare degli integratori per controllare l’infiammazione cronica.

La menopausa e l’andropausa sono fasi naturali della vita che possono comportare varie sfide fisiche e psicologiche. È essenziale affrontare queste transizioni con un approccio globale che includa una buona alimentazione, attività fisica e, se necessario, supporto medico per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita.