Sindrome metabolica e Insulinoresistenza
Come l’infiammazione cronica anche questo capitolo è essenziale per capire l’evoluzione delle patologie.
La sindrome metabolica è caratterizzata da accumulo di grasso addominale e aumento ponderale, ipertensione arteriosa, alterazione della glicemia a digiuno, dislipidemia.
Normalmente i valori della glicemia sono mantenuti in equilibrio fisiologico e variano nell’arco della giornata in relazione a quanto e quando mangiamo ed è garantito da una serie di ormoni tra cui i principali sono l’insulina e il glucagone.
Se esageriamo nell’alimentazione, soprattutto con gli zuccheri e i carboidrati, l’equilibrio si altera, i valori glicemici saranno più alti rispetto al normale e il nostro organismo dovrà fare sforzi maggiori per mantenere i valori di glucosio nella normalità. Se gli abusi, in quantità e qualità dei cibi che mangiamo e nella frequenza dei pasti, diventano prolungati avremo un aumento costante della glicemia e, di conseguenza , aumenterà anche l’insulina. Ad un certo momento i siti su cui agisce l’insulina saranno saturi, dunque le cellule diventeranno resistenti all’insulina e avremo l’insulinoresistenza. Il nostro organismo non riesce più a gestire lo zucchero in modo efficiente e dovrà produrre sempre più insulina per mantenere la glicemia nei valori normali
Lo stesso problema si pone anche in caso di stress cronico perchè continuiamo a produrre cortisolo che ha molteplici funzioni tra cui aumentare la quantità di zucchero nel sangue, vedi quanto detto per lo stress.
Si crea così un circolo vizioso con l’isulinoresitenza che causa iperinsulinemia che a sua volta peggiora l’insulinoresitenza. Le cellule non riescono a introdurre il glucosio perché non rispondono normalmente all’insulina e il sistema si adatta, si accentua l’azione non metabolica dell’insulina favorendo lo stimolo alla crescita cellulare e a tutti i problemi di cui ho parlato nel capitolo dell’insulina.
Iperinsulinemia e insulinoresistenza sono strettamente legate. Il 50% delle persone adulte ha un’insulinoresistenza ma possiamo riscontrarla anche nei bambini.
Oltre all’alimentazione altre cause che favoriscono l’insulinoresistenza sono l’aumento ponderale, la sedentarietà, l’alterazione del microbiota intestinale e non ultima l’infiammazione cronica.
Si creerà inoltre un circolo vizioso fino a che il pancreas non riuscirà più a produrre insulina e avremo il diabete di tipo 2
L’insulinoresistenza abbassa il testosterone circolante e può incidere nell’uomo sull’erezione, l’infertilità. Un esempio: l’aumento di peso di 9 Kg può aumentare del 10% la probabilità di infertilità
L’insulinoresistenza è asintomatica, ma gli effetti dannosi si manifesteranno a distanza di 10-15 anni
I campanelli di allarme che possono farci sospettare di avere una resistenza all’insulina sono: una glicemia maggiore di 95 mg/dl, i trigliceridi alti associati a LDH bassi, sovrappeso, insonnia, debolezza al mattino, ipertensione arteriosa.
E’ importante ridurre l’ insulinoresitenza perchè la sue evoluzione è il diabete di tipo 2 ma a quel punto è già troppo tardi.
Le strategie per contrastare l’insulinoresistenza e prevenire la sindrome metabolica includono:
- Dieta equilibrata: Ridurre l’assunzione di zuccheri semplici e carboidrati raffinati, aumentando il consumo di fibre e cibi integrali. L’aggiunta di aceto ai pasti può aiutare a migliorare la risposta glicemica.
- Attività fisica: L’esercizio aerobico regolare è fondamentale. Non basta una passeggiata sporadica; è consigliabile puntare a sessioni di attività fisica costante e regolare.
- Consulto medico: Un approccio multidisciplinare che prevede il supporto di un medico e, se necessario, l’uso di farmaci e altre terapie, può essere essenziale per gestire la condizione in modo efficace.
- Gestione dello stress: Imparare tecniche di gestione dello stress può contribuire a ridurre i livelli di cortisolo e, di conseguenza, la glicemia
L’insulinoresistenza e l’infiammazione cronica sono interconnesse e entrambe giocano un ruolo cruciale nella prevenzione di molte malattie. Affrontare questi problemi in fase precoce può aiutare a prevenire il verificarsi di complicazioni più gravi e migliorare la qualità della vita. È essenziale adottare uno stile di vita sano e cercare assistenza medica quando si notano segni di possibile insulinoresistenza. Solo attraverso una consapevolezza proattiva è possibile combattere efficacemente queste condizioni.