Insulina
Tutti conosciamo l’insulina come il farmaco prescritto ai pazienti diabetici per tenere sotto controllo la glicemia.
L’insulina è un ormone secreto dal pancreas. La funzione metabolica dell’insulina è nota a tutti, è utilizzata per abbassare la glicemia favorendo l’ingresso del glucosio nelle cellule per fornire loro energia contribuendo così a mantenere i livelli ematici di glicemia sotto controllo. L’insulina però è anche un fattore di crescita cellulare, se aumenta troppo e rimane costantemente alta negli anni avrà effetto sulle ossa, sui muscoli, sul sistema circolatorio ispessendo le pareti dei vasi e riducendone l’elasticità delle pareti, sui reni causando una ritenzione di liquidi ed elettroliti che favoriscono l’ipertensione arteriosa, sul muscolo cardiaco causando il rimodellamento concentrico del ventricolo sinistro con problemi sulla funzionalità del cuore. Favorisce l’arteriosclerosi, agisce anche sul sistema nervoso, sul fegato con la steatosi epatica, sul tessuto adiposo, sull’ipercolesterolemia. La vasocostrizione altera il flusso circolatorio in vari organi riducendo l’ossigenazione degli stessi favorendo l’infiammazione cronica. L’insulina in eccesso aumenta, a livello renale, la ritenzione di sodio e acqua favorendo l’ipertensione arteriosa
Se l’organismo avverte che la glicemia non si riduce secerne sempre più insulina, le cellule del pancreas che la producono devono lavorare sempre di più fino ad esaurirsi e non essere più in grado di produrre insulina. Compare il diabete di tipo 2 con tutte le patologie collaterali. Pertanto, a volte, con una glicemia normale è utile controllare l’insulinemia che potrebbe essere elevata perchè deve mantenere i valori glicemici nella norma.
Per il nostro organismo insulina elevata è associata alla presenza di cibo abbondante con gli effetti che ne seguono.
Un paziente a cui viene diagnosticato il diabete non ha solo il diabete ma è già portatore di una sindrome metabolica con ipertensione arteriosa , dislipidemia, obesità o sovrappeso, rischio cardiovascolare elevato: il rischio cardiovascolare di un paziente diabetico è uguale a quello di un paziente che ha già avuto un infarto miocardico
Questo processo può richiedere dai 10 ai 15 anni ed inizia con una insulinoresistenza che pertanto andrebbe diagnosticata il prima possibile.