In questo primo incontro voglio parlare dell’infiammazione acuta che è la prima reazione di difesa del nostro organismo agli insulti esterni. Ci sono sempre virus, batteri, sostanze chimiche o tossiche che cercano di superare le nostre barriere fisiche e chimiche. Il nostro corpo deve difendersi continuamente da questi attacchi e lo fa con l’infiammazione. Generalmente è un’infiammazione localizzata che si risolve spontaneamente e noi, spesso, non ce ne accorgiamo nemmeno. I problemi compaiono quando il virus o il batterio non viene distrutto ed eliminato completamente ma rimane latente nel nostro corpo, ma di questo palerò nel prossimo intervento.

L’infiammazione acuta non è una malattia ma rappresenta una risposta fisiologica di difesa dell’organismo quando elementi nocivi, come traumi, batteri o virus compromettono e superano le barriere fisiche e chimiche presenti nella bocca, nell’intestino, nelle vie aeree, nella cute, nell’apparato urinario … . La risposta infiammatoria inizia con una vasodilatazione causata dalla liberazione dell’istamina e dalla produzione di cortisolo ( ormone che aumenta i valori del glucosio fornendo energia per reagire all’insulto esterno). I segni clinici sono locali : arrossamento cutaneo, gonfiore, zona cutanea calda, dolore. E’ una reazione benigna, porta alla guarigione

L’organismo reagisce agli insulti inviando sul sito dell’infezione o lesione cellule e sostanze che attaccano l’agente patogeno con lo scopo di distruggerlo. Localmente le vene e le arterie si dilatano per permettere il flusso di liquidi e cellule immunitarie che combattono l’infezione. Tutto questo avviene in tempi rapidissimi, quasi immediati. Una volta neutralizzato l’agente patogeno, l’organismo avvia il processo di riparazione del danno, che lascia una cicatrice più o meno evidente. Dopo la guarigione, i mediatori che sono intervenuti si autodistruggono e vengono eliminati.

I cibi possono influenzale l’infiammazione ad esempio: gli zuccheri ,le carni rosse in eccesso possono renderla più violenta, mentre altri come il pesce, la carne bianca, gli oli vegetali, la frutta secca e i frutti grassi come l’avocado e il cocco, possono rallentarla e favorire la guarigione.

Una reazione infiammatoria può essere o troppo forte o troppo debole. Se c’è un eccesso si possono presentare reazioni infiammatorie più importanti, come autoimmunità, dolori, malattie vascolari, stress, attacchi di panico e allergie. Se la reazione è troppo debole possiamo avere risposte inadeguate o addirittura immunodeficienze. In entrambi i casi il sistema non riesce a far fronte a uno stimolo che diventa continuo e allora si adatta.

Se l’infiammazione viene bloccata prematuramente senza risolverla o è diventata cronica, le tossine possono accumularsi, causando ulteriori problemi di salute

Il prossimo appuntamento riguarderà l’infiammazione cronica: il nostro corpo non ha risolto completamente il problema.